LAssociazione dei consumatori
Altroconsumo ha svolto unindagine mirata a conoscere il livello
delle tariffe degli avvocati italiani, in cui sono emersi prezzi
decisamente alti.
Nonostante diversi aspetti lascino
verosimilmente immaginare una diminuzione delle tariffe legata
allincremento della concorrenza, basti pensare alleliminazione
delle tariffe minime (come previsto dalla legge Bersani) o alla
nascita della nuova figura professionale del mediatore civile, che
consente di risolvere le controversie in maniera più rapida ed
economica e soprattutto senza seguire liter classico che prevede
lintervento del giudice, i prezzi per una consulenza legale
rimangono molto alti.
Precisamente, lindagine di
Altroconsumo si è basata sul campione di 7 grandi città equamente
distribuite sul territorio (Milano, Torino, Padova, Roma, Napoli,
Bari e Palermo),dove, in tutti i casi, è stato richiesto ai
professionisti un preventivo per una separazione consensuale tra due
coniugi in divisione dei beni, senza figli, con stesso livello di
reddito e senza alcuna pretesa delluno nei confronti dellaltra
e viceversa.
Nonostante, dunque, il caso fosse
tuttaltro che complesso, come sottolineato peraltro dagli stessi
professionisti interpellati, in molti casi i prezzi si sono rivelati
inspiegabilmente gonfiati: solo lo studio di Palermo ha richiesto il
minimo per questo tipo di consulenza, mentre in due studi di Milano e
in uno di Roma la richiesta è stata massima. In particolare si
segnala uno studio del capoluogo lombardo, il quale ha presentato un
preventivo di ben 7 mila euro, ovvero una cifra superiore di ben 5
mila euro oltre i massimi.
La ricerca di Altroconsumo ha preso in
esame sia gli studi legali più affermati che i professionisti meno
noti, ovvero quelli che utilizzano il web e le inserzioni sui
giornali per proporre i loro servizi, ed è sorprendente il fatto che
gli avvocati meno trasparenti siano risultati proprio quelli degli
studi legati più famosi e stimati.
COLLEGAMENTI SPONSORIZZATI
Decisamente alti, infine, anche i prezzi per il primo colloquio, ovvero quello necessario al consumatore per valutare la proposta del professionista. Proprio per questa ragione, sottolinea Altroconsumo, il primo contatto dovrebbe essere gratuito, mentre su 19 studi appena 6 hanno esposto ai richiedenti i costi e limpostazione della consulenza, equamente distribuiti tra studi famosi e professionisti meno affermati, mentre in uno studio di Milano il primo colloquio è stato pagato ben 624 euro.
Insomma, il presunto incremento della concorrenza non ha reso per nulla più accessibili i prezzi per una consulenza legale, i quali rimangono in molti casi assolutamente proibitivi.
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