Come si sta evolvendo la società? E
quanto sono efficaci le azioni messe in atti per la promozione del
progresso sociale? A queste due importanti domande ha provato a
rispondere l'edizione 2011 del rapporto Ocse Society at a
Glance, in cui l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico ha indicato le tendenze politiche e sociale dei Paesi più
industrializzati. Vediamo in sintesi quali sono le principali
osservazioni rivolte al nostro Paese.
Le donne italiane si dedicano al lavoro
non retribuito che comprende i lavori domestici (cucina, pulizia,
assistenza) per 3 ore e 40 minuti al giorno in più degli uomini, un
tempo tra i più alti Paesi OCSE, inferiore solamente a o Messico,
Turchia e Portogallo. La media dei Paesi Ocse in questo caso è di
circa 2 ore e mezza giornaliere di tempo dedicato dalle donne per
queste operazioni (lavoro non retribuito) in più rispetto agli
uomini. Ricordiamo in proposito che secondo gli ultimi dati Istat il
76,2%
del lavoro familiare è svolto dalle donne mentre il 24% degli uomini
vi dedica meno di 10 minuti al giorno.
In generale quasi sei italiani su dieci
(il 59%) cucinano o puliscono ogni giorno, una quota inferiore alla
media Ocse che è del 64% e in assoluto la quinta percentuale più
bassa. Tuttavia coloro che svolgono queste attività lo fanno per un
tempo superiore alla media di circa 15 minuti al giorno (1 ora e 39
minuti, contro 1 ora e 24 minuti).
Un altro campo in cui l'Italia non
certo eccelle è quello del lavoro. Infatti nel rapporto il Nostro
Paese risulta essere il quartultimo per quanto riguarda la
percentuale di cittadini in età lavorativa
che occupa un impiego
(il 58% contro una media del 66%). Si tratta di un dato fortemente
influenzato dal tasso di Occupazione femminile, che come abbiamo
avuto modo di vedere, secondo la stessa Ocse, è
il secondo più basso (46,4%) dietro solamente alla Turchia
(24%).
Secondo il rapporto gli italiani sono
anche tra i popoli meno generosi, risultando al terzultimo posto tra
nella classifica Ocse relativa a doni pecuniari, volontariato o aiuto fornito a
estranei, con una quota di solo il 27% che ha effettuato questo
tipo
di azioni nel mese precedente, rispetto a una media del 39%.
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Inoltre gli italiani sono tra i primi Paesi per tempo trascorso in pensione, risultato di un'aspettativa di vita alta e di un'età ufficiale di pensionamento bassa. Nello specifico le donne italiane possono aspettarsi di trascorrere 27 anni in pensione (contro una media di 23,3 anni), il periodo più lungo tra i Paesi Ocse, mentre gli uomini 22,4 anni (contro una media di 18 anni), il secondo periodo più lungo dopo la Grecia.
In proposito l'Ocse, nel recente rapporto Pensions at Glance ha sottolineato che l'Italia è il Paese che ha speso di più in pensioni, con una quota di Pil pari al 14,1% rispetto ad una media del 7. Per creare un sistema sostenibile in futuro, considerando anche gli aumenti dell'aspettativa di vita l'Italia, secondo l'organizzazione per lo sviluppo economico deve aumentare la partecipazione al mercato del lavoro dei lavoratori anziani, giovani e donne.
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