Dopo aver introdotto il tema della
Partita
Iva e della Comunicazione
Unica, vogliamo oggi approfondire il tema del regime fiscale dei
minimi. Nella prima parte presenteremo il tema in generale mentre in
un secondo articolo parleremo più specificamente delle agevolazioni
fiscali che il regime permette.
A partire dal 1° gennaio 2008 è stato
introdotto nel nostro ordinamento un nuovo regime fiscale agevolato
per i contribuenti minimi. Si tratta di un regime
agevolato destinato a piccoli imprenditori e professionisti con
particolari caratteristiche che garantisce una riduzione degli
adempimenti e una diminuzione dei costi. In sintesi il regime dei
minimi prevede che i contribuenti che vi aderiscono non siano più
tenuti a versare lIRPEF e le relative addizionali regionali e
comunali, lIVA e lIRAP., ma che siano soggetti ad un'imposta
sostitutiva del 20% sul reddito, calcolato come differenza tra costi
e ricavi. In più i contribuenti minimi sono esonerati
dall'applicazione degli studi di settore, dagli adempimenti IVA,
dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili
e dallinvio degli elenchi clienti e fornitori. Permangono, invece
gli obblighi relativi alla numerazione e conservazione delle fatture
di acquisto e delle bollette doganali, alla certificazione dei
corrispettivi e alla conservazione dei documenti emessi e ricevuti.
Con l'introduzione di questo regime
sono stati abrogati alcuni dei vecchi regimi analoghi come, il regime
dei contribuenti minimi in franchigia, il regime delle attività
marginali (conosciuto come forfettone) e il regime super
semplificato.
I contribuenti che iniziano l'attività
possono optare per questo regime fiscale, in sede di dichiarazione di
inizio attività. In questa fase iniziale i contribuenti possono
scegliere di accedere anche al regime fiscale agevolato per le nuove
attività.
REQUISITI NECESSARI PER L'ACCESSO AL
REGIME DEI MINIMI E I SOGGETTI ESCLUSI
La normativa stabilisce che rientrano
nella categoria dei contribuenti minimi (e quindi hanno la
possibilità di accedere al regime fiscale agevolato) le persone
fisiche che svolgono attività di impresa, arti o professioni che
nell'anno solare precedente:
- Non abbiano conseguito ricavi o percepito compensi relativi ad un anno superiori a 30 mila euro
- Non abbiano effettuato cessioni all'esportazione
- Non abbiano sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori anche a progetto
- Non abbiano erogato utili di partecipazione ad associati che apportano solo lavoro
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Parimenti i contribuenti minimi non
devono nei tre anni precedenti avere effettuato acquisti di beni
strumentali anche mediante contratti di appalto e locazione, per un
ammontare superiore a 15mila euro.
Non sono considerati contribuenti
minimi e quindi non possono accedere al regime agevolato:
- le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini IVA (ad esempio, agricoltori, agenzie di viaggio e turismo, eccetera)
- i soggetti non residenti
- i soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili e di mezzi di trasporto nuovi;
- gli esercenti attività dimpresa o arti e professioni in forma individuale che contestualmente partecipano a società di persone o associazioni, ovvero a società a responsabilità limitata in regime di trasparenza fiscale.
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