Laurearsi al Nord si conferma più caro che nel resto d'Italia. É Questa la conclusione a cui giunge il secondo rapporto sui costi delle tasse universitarie negli atenei italiani, realizzato dall'Osservatorio Nazioanale Federconsumatori. Dalle rilevazioni effettuate sulle tasse universitarie, ottenute consultando le informazioni disponibili sulle guide e sui siti delle Università italiane, emerge, infatti, che gli atenei del Nord sono più cari del 13,5% rispetto alla media nazionale. Un valore in crescita rispetto al 13,13% rilevato lo scorso anno. Il rapporto ha calcolato anche quanto le università del nord costino di più in termini di tasse, in relazione a 5 fasce di reddito, utilizzando come parametro di riferimento l'indicatore Isee.
Studenti
Università: Cresce il Divario di Costi tra Nord e Sud, Ma a Far La Differenza È l'Evasione Fiscale
- 03 Ottobre 2011
- IlDuca
Internazionalizzazione Delle Scuole: Italia, un Dialogo Sofferto con il Resto Del Mondo
- 01 Ottobre 2011
- Redazione
Giovedì 29 settembre, presso la Sala Convegni Telecom Italia di Roma, si è tenuto il III Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca, promosso dalla Fondazione Intercultura e la Fondazione Telecom Italia, in stretta collaborazione col Ministero dell’Istruzione e l’ANP, l'Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola. Si tratta di un'iniziativa singolare, interamente dedicata alle sorti dell'universo scolastico in funzione di una 'valenza' propositiva in ambito di progettazione e scambio culturale internazionale. A conclusione dei lavori, è spuntata però una realtà che purtroppo smaschera alcuni punti fortemente squalificanti per le scuole del nostro Paese, quali la scarsità di finanziamenti e la poca apertura nei confronti di iniziative e scambi culturali extranazionali, in contrasto con l'operato più fortunato di altre nazioni.
Scuole: Una su Tre È Fuorilegge Perché Priva Delle Certificazioni di Sicurezza
- 21 Settembre 2011
- IlDuca
Malmesse, degradate e sempre più affollate. É questa l'immagine delle aule scolastiche italiane, scattata da Cittadinanzattiva nel IX Rapporto “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici
”, in cui l'associazione fotografa lo stato di salute di 88 scuole appartenenti a 13 Province di 12 Regioni. Ai genitori che si sentono sicuri nel mandare i propri figli a scuola, consigliamo di non leggere oltre perchè il quadro che esce dal rapporto è piuttosto desolante.
Cominciamo col dire che gli edifici scolastici italiani sono piuttosto fatiscenti, con oltre il 56% delle aule in cui non risultano presenti né tapparelle né persiane, un dato che appare fin anche positivo se si pensa che in quasi un'aula su quattro ad essere rotte sono le finestre (23%).
Istruzione: Troppo Scarsi gli Investimenti Nella Scuola, Numero di Diplomati e di Laureati ai Minimi
- 13 Settembre 2011
- IlDuca
Sono passate poco più di 24 ore dalla riapertura delle scuole per il nuovo anno scolastico ed è già scattata la prima bocciatura. Ad essere bocciato è stato l'intero sistema scolastico italiano, la cui pagella, redatta dall'Ocse, nell'annuale rapporto Education at Glance
, è risultata decisamente insufficiente nel confronto con gli altri Paesi industrializzati.
I dati raccontano di un'Italia che sforna meno diplomati e meno laureati rispetto alla media Ocse, nonostante il nostro sistema scolastico sia piuttosto “carico di ore” nella scuola dell'obbligo. Nello specifico in Italia si diploma il 70,3% dei giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni, contro una media Ocse dell'81,5%.
I Titoli di Studio Che Offrono Maggiori Opportunità di Lavoro
- 12 Settembre 2011
- IlDuca
Il rallentamento della ripresa economica che ha colpito gran parte dei Paesi industrializzati, Italia in testa, sta creando non pochi problemi alle famiglie italiane che, in attesa degli effetti della manovra che si annunciano piuttosto depressivi, cercano di reagire attingendo ai propri risparmi. In questo scenario di stagnazione, il mercato del lavoro, il cui andamento non può prescindere da una ripresa dei consumi, continua ad essere debole, soprattutto per quelle categorie che da sempre risultano svantaggiate in termini occupazionali: i giovani e le donne.
Trovare un lavoro per i giovani italiani, in questa post crisi, poco post e molto crisi è impresa decisamente ardua, anche per coloro che possono vantare un ottimo curriculum scolastico ed accademico.