Qualche mese fa abbiamo pubblicato i
risultati del rapporto Ocse Education at Glance in cui si
sottolineava come l'Italia fosse l'ultimo tra i 35 Paesi Ocse , in
termini di spesa pubblica nell'istruzione. Nel documento si metteva
in luce anche come la scuola italiana sia poco attraente per gli
stranieri, rispetto agli altri Paesi Europei di pari lignaggio
economico. Sul tema è tornata anche la Fondazione Migrantes,
durante la Giornata Mondiale delle Migrazioni ( 16 gennaio),
evidenziando come a fronte di una media dei Paesi Ocse del 10%, gli
atenei italiani ospitano solamente il 3,1% di studenti stranieri sul
totale degli iscritti. Un dato poco lusinghiero soprattutto se
paragonato ai risultati raggiunti da Francia, Germania e Regno
Unito, nelle cui università risultano rispettivamente iscritti
l'11,2%, l'11,4% e il 17,9% di studenti stranieri.
Diverse le cause di questo gap, messe
in luce dalla Fondazione Migrantes: su tutte lo scarso numero di residenze
universitarie a disposizione degli stranieri, pari al 2%,
contro il 17% della Svezia, il 10% della Germania e il 7% della
Francia. Alle ragioni di tipo logistico segue la mancanza di borse di
studio,che in Italia risultano quasi esclusivamente messe a
disposizione da enti privati. Infine, una grosso limite alla mobilità
studentesca è rappresentato dalle barriere linguistiche, visto che i
corsi in lingua inglese, fondamentali per l'internalizzazione degli
studi, sono ancora limitati numericamente e presenti solo in alcune
università.
I NUMERI
In concreto nell'anno accademico
2008/2009 il totale degli iscritti alle università italiane è
risultato essere 1.758.039 studenti, di cui solamente 54.707
stranieri (il 3,1%). Di questi oltre il 20% sono albanesi (11380),
oltre il 9% cinesi e greci ( più di 5mila), poco più del 7% romeni
(circa 4mila) e il 5,5% camerunensi (circa 3mila). Rispetto all'anno
precedente il maggior tasso di crescita tra gli utenti stranieri si è
registrato tra i cinesi, con un aumento del 10,9%, grazie anche allo
specifico programma di interscambio culturale Marco Polo.
COLLEGAMENTI SPONSORIZZATI
In generale comunque più di un terzo degli studenti stranieri sceglie gli atenei del Centro Italia (34%), grazie, soprattutto alla presenza di numerose città universitarie, come Roma, Perugia, Firenze e Pisa. Segue il Nord Ovest con il 30,3% degli studenti stranieri, localizzati soprattutto a Milano e a Genova, e il Nord Est con il 26,6% di stranieri, presenti soprattutto a Padova, Trieste e Bologna. Al Sud risulta iscritta la rimanente parte di stranieri (7,2%), soprattutto nei due grandi poli Napoli e Bari.
Le facoltà preferite dagli stranieri sono: Economia con una percentuale del 17,6%, Medicina e Chirurgia con il 14,7% delle preferenze, Ingegneria con il 13,2% 13,2% e Lettere e Filosofia con il 10,4%. Nel 2009, si sono laureati in Italia 6.240 studenti stranieri.
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